Comunicazioni con le famiglie - Intervento del Presidente Emanuele Sandi

Intervento del Presidente della Cooperativa Emanuele Sandi al termine della Messa di Pasqua del Montini del 4 aprile 2020.

Urgenti comunicazioni con le famiglie.

 

Nella fragilità e nelle difficoltà, ciascuno mette a nudo le sue debolezze ma anche la sua forza.

Leggo un racconto che era caro al nostro fondatore, don Carlo Calori:

<< In India, un portatore di secchi d’acqua reggeva due grosse anfore appese all’estremità di un palo che portava sulle spalle. Una delle anfore aveva delle crepe e lungo il percorso perdeva la metà dell’acqua mentre l’altra era sempre piena quando giungeva alla casa del maestro. La situazione andò avanti così per due anni. L’anfora perfetta era orgogliosa di sé mentre l’altra provava vergogna per le sue imperfezioni. Era triste perché non riusciva a compiere il proprio dovere al meglio. Si sentiva così inadeguata che un giorno decise di dire al portatore d’acqua: “Provo una grande vergogna e voglio scusarmi con te”. “Perché?” le domandò il portatore d’acqua. “Cosa ti causa vergogna”. L’anfora gli rispose: “Nel corso degli ultimi due anni ho potuto portare solo la metà dell’acqua alla casa del maestro; ho perso infatti l’altra metà lungo il cammino a causa delle mie crepe. Le mie lacune ti hanno costretto a lavorare di più senza ricevere in cambio il salario che ti spettava! Il portatore provò tenerezza per la brocca e rispose. “Non hai notato che solo lungo il tuo lato del sentiero e non dall’altra parte c’erano dei fiori bellissimi? Io conoscevo i tuoi limiti, ma ne ho tratto vantaggio buttando semi di fiori dalla tua parte e, ogni giorno che passavo, tu li innaffiavi. Così nel corso degli ultimi due anni, ho raccolto dei bellissimi fiori con cui ho arredato la casa del maestro. Senza di te non avrei mai potuto abbellire la sua casa”>>

Nella fragilità ciascuno mette a nudo le sue debolezze ma anche la sua forza. Dio non ha mai sbagliato un “colpo”.  Ci ha creato perché amava ciascuno di noi e ci ama in questo tempo! Oggi noi siamo!

Dio non si è mai sbagliato. Quando ha creato la nostra scuola, quando ci ha chiamato ad essere genitori, studenti, insegnanti, educatori, lavoratori e volontari! Dio non sbaglia mai e la Sua Provvidenza è la prova che il cammino di tutti e di ognuno ha un valore inestimabile (anche una brocca scheggiata può donare fiori a tutti).

Ma ora voglio e devo superare le categorie, le distinzioni.

Tutti siamo famiglie! Tutti siamo testimoni, nel proprio ruolo, accanto ad altri testimoni. Siamo tutti insieme, siamo una grande famiglia.

Le difficoltà economiche sono enormi, ma ci auguriamo che le misure allo studio (o varate) dai nostri governanti possano ridare sicurezza e continuità al lavoro di tutte le nostre famiglie.

Carissimi, tanti genitori sono in cassa integrazione, altri hanno già perso il lavoro, mentre altri ancora, a capo delle aziende, hanno ridotto il ritmo delle “macchine”.

Anche noi, al Montini, abbiamo pensato di dare una risposta forte e provvidenziale: nessuna cassa integrazione, neppure parziale, per tutto il nostro personale.

Ma qualcuno dei nostri papà e mamme perderà il lavoro e allora lancio un appello, forte e accorato, perché chi può si prepari ad aiutare le famiglie che oggi (e domani) sono (e saranno) in grande difficoltà.

Anche la scuola paritaria e il nostro Montini, potrebbero non riuscire a superare questa crisi, così grave.

Il nostro coraggio e determinazione è una prima risposta, ma avrà successo? Tutti crediamo nella Provvidenza e anche questa volta non rimarremo delusi. Però dobbiamo impegnarci tutti!

Per questo motivo ho richiamato tutti ad una testimonianza concreta, economica, a favore della nostra comunità didattica, educativa e comunitaria. Il Montini siamo noi, siamo la nostra storia, noi costruiamo il futuro, innanzitutto nella solidarietà!

Ciascuno deve contribuire, liberamente e responsabilmente, con tutto quello che può, a sostenere la missione di cui siamo testimoni da 44 anni!

La nobiltà delle persone si misura anche nella capacità di condividere il poco o tanto che hanno con chi ha meno! Non tutte le famiglie hanno risposto al mio appello (ho scritto a tutti)! Spero che tutti ritrovino “la voce” o “scrivano la loro solidarietà”.  Infatti, tutti possono essere solidali!

Il silenzio e l’inattività sono devastanti per chi li pratica colpevolmente e per chi è lasciato solo! Dio c’è! E voi? Non ci abbandonate! Non ci lasciate soli! Aiutate, aiutate, aiutate!

Un pensiero particolare agli studenti e alla didattica.

Grazie di cuore, cari professori, per le lezioni on line. Grazie, da tutti, famiglie, studenti, educatori e volontari… Grazie

Quest’anno molti studenti si sono lasciati andare e non hanno compreso la missione che è stata affidata a ciascuno e a tutti!

Cari ragazzi, ribellatevi all’inattività, smettete di crogiolarvi nelle vacue commedie “social”. Riflettete sul fatto che la vostra intelligenza, le vostre braccia e il vostro cuore, sono il “veicolo” del bene che il buon Dio desidera riversare su tutta l’umanità.

Diventate testimoni, impegnatevi senza riserve e paure, perché la società sarà più bella, se ognuno di voi (con noi) la farà tale! Combattete con noi, con i vostri padri e madri, educatori e insegnanti. Studiate, studiate e studiate perché solo così, domani, sarete ascoltati e protagonisti. Abbiamo bisogno di voi e voi di noi!

Noi ci siamo e voi?

Nella fragilità di questi giorni ciascuno può mostrare la sua forza partendo dalle sue debolezze. E allora chiudo con una preghiera di Madre Teresa di Calcutta:

<< … Quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando sono povera, conducimi da qualcuno che è bisognoso; quando cerco la comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui mi possa occupare. … Rendici degni Signore di servire i nostri fratelli …>>

Nella Settimana Santa offriamo le nostre fragilità sotto la croce, sicuri dell’abbraccio di Cristo e della fraternità del Montini

Buona Pasqua a tutti

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